Il lockdown ci ha cambiati.
Ha stravolto il nostro modo di vivere, i nostri progetti, le nostra priorità, il nostro modo di rapportarci agli altri.
Ha modificato ed influenzato la nostra salute mentale e le nostre capacità cognitive.
Negli ultimi mesi diverse ricerche hanno mostrato come il lockdown e le misure di contenimento del contagio ci abbiano esposti ad un forte stress collettivo, dando vita a quella che oggi viene definita "psico-pandemia".
Uno studio italiano ("Cognitive and mental health changes and their vulnerability factors related to COVID-19 lockdown in Italy") ha osservato, nel periodo di restrizioni e isolamento, maggiori difficoltà cognitive in attività della vita quotidiana che richiedevano attenzione/concentrazione, orientamento temporale e funzioni esecutive (come multi-tasking, pianificazione e gestione delle attività in casa).
Si è riscontrato inoltre un incremento nella severità e prevalenza di depressione, disturbi d'ansia e del sonno, alterazioni nell'appetito, libido e ansia per la propria salute.
Dalla ricerca emerge anche una maggior vulnerabilità di alcune fasce della popolazione: le donne, i giovani (con età inferiore ai 45 anni), le persone disoccupate o chi lavorava da casa sono stati identificati come coloro che hanno maggiormente risentito di un peggioramento delle abilità cognitive e della salute mentale.
A fronte di tutto ciò, però:
É importante sapere di non essere soli.
É importante sapere che si può essere aiutati.
É importante sapere che è possibile lavorare e ritrovare il proprio benessere psicologico.
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